La Consapevolezza: come organizzarsi per essere sostenibili
Premessa: per essere sostenibili bisogna prima di tutto voler essere consapevoli.
Nessuno nasce esperto, si impara piano piano e si adatta tutto alla nostra vita e sensibilità.
Ogni cambiamento è un’avventura che porta curiosità e carica positiva. Certo, cambiare abitudini richiede impegno, soprattutto per trasformare le novità in routine consolidate, ma ne vale la pena. Una cosa che ho capito nel tempo è che la sostenibilità è come una coperta corta: non possiamo essere completamente sostenibili in tutto. Anche solo coltivare, trasformare, cucinare, vestirsi (ma anche respirare!) ha un impatto sul pianeta.
La chiave per riuscire nel cambiamento è fare scelte che siano “giuste per noi”, perché ciò che è importante per me potrebbe non esserlo altrettanto per un altro. Faccio qualche esempio estremamente semplificativo: per Gina potrebbe essere importante l’utilizzo prodotti biologici nella gestione delle coltivazioni, per Pino invece è fondamentale il rispetto del lavoro delle persone, per Tina è imprescindibile il rispetto degli animali, per Lino il portafoglio ha la priorità, Rino invece ritiene vitale il rispetto della biodiversità.
Ognuno ha il suo focus, ma alla fine, tutti puntiamo a un obiettivo comune: fare bene (e mangiare bene) per noi e per il pianeta, anche se questo “bene” ha diverse sfaccettature.
Altro punto fondamentale, darsi tempo, che anche questo è diverso per ciascuno di noi. La maggior parte delle nuove scoperte ci entusiasmeranno, e questo aiuterà moltissimo, ma talvolta saranno più complesse. Prendiamoci anche un giorno “di vacanza”, ma poi manteniamo alta la curiosità informandoci ed ascoltando i consigli degli chef e degli esperti, ovviamente adeguandoli al nostro quotidiano.