La Consapevolezza: come organizzarsi per essere sostenibili

Premessa: per essere sostenibili bisogna prima di tutto voler essere consapevoli.

Nessuno nasce esperto, si impara piano piano e si adatta tutto alla nostra vita e sensibilità.
Ogni cambiamento è un’avventura che porta curiosità e carica positiva. Certo, cambiare abitudini richiede impegno, soprattutto per trasformare le novità in routine consolidate, ma ne vale la pena. Una cosa che ho capito nel tempo è che la sostenibilità è come una coperta corta: non possiamo essere completamente sostenibili in tutto. Anche solo coltivare, trasformare, cucinare, vestirsi (ma anche respirare!) ha un impatto sul pianeta.

La chiave per riuscire nel cambiamento è fare scelte che siano “giuste per noi”, perché ciò che è importante per me potrebbe non esserlo altrettanto per un altro. Faccio qualche esempio estremamente semplificativo: per Gina potrebbe essere importante l’utilizzo prodotti biologici nella gestione delle coltivazioni, per Pino invece è fondamentale il rispetto del lavoro delle persone, per Tina è imprescindibile il rispetto degli animali, per Lino il portafoglio ha la priorità, Rino invece ritiene vitale il rispetto della biodiversità.
Ognuno ha il suo focus, ma alla fine, tutti puntiamo a un obiettivo comune: fare bene (e mangiare bene) per noi e per il pianeta, anche se questo “bene” ha diverse sfaccettature.

Altro punto fondamentale, darsi tempo, che anche questo è diverso per ciascuno di noi. La maggior parte delle nuove scoperte ci entusiasmeranno, e questo aiuterà moltissimo, ma talvolta saranno più complesse. Prendiamoci anche un giorno “di vacanza”, ma poi manteniamo alta la curiosità informandoci ed ascoltando i consigli degli chef e degli esperti, ovviamente adeguandoli al nostro quotidiano.

Prendere coscienza della visione originale di ciascuno è il primo passo verso una vera consapevolezza.

Portulaca, una deliziosa scoperta a portata di mano

Portulaca oleacea, pianta povera dal bellissimo nome volgare: erba porcellana

Forse non ci abbiamo mai fatto caso ma i nostri orti e giardini sono ricchi di una pianta silenziosa, nutriente e benefica per i terreni e per le persone.

La Portulaca cresce spontaneamente, ed è considerata una infestante. In realtà protegge i suoli degli orti dalla disidratazione perché pian piano ricopre gli spazi “vuoti” tra gli ortaggi e tra i fiori. Ho scoperto che le foglie di portulaca sono ricche di proteine, che possono raggiungere percentuali fino al 40% del peso secco, oltre che di vitamine e minerali. Ma è nota soprattutto per la presenza di acidi grassi essenziali omega-3, dalle proprietà antinfiammatorie e utili per la prevenzione di malattie cardiovascolari.

Ha gambo succulento e foglie carnose, un sapore leggermente acidulo e sapido che si differenzia dalle piante commestibili a cui siamo abituati.

L’ho trovata ieri nell’aiuola del mio condominio, un’aiuola semi abbandonata che in primavera regala fiori a rotazione, cominciando dai tulipani, gli iris, le magnifiche calle, ma anche i fiori di aglio, una meraviglia, che oltretutto ci ha salvato l’umore nella splendida primavera del 2020, durante la pandemia.

Quella di ieri era una portulaca giovane, da poco germogliata per le abbondanti piogge (aimè), perfetta per un pesto originale. Gli ingredienti, gli stessi di tutti i pesti, ma è proprio lei a fare la differenza: olio, pinoli o comunque frutta secca, un po’ di sale (poco perchè la portulaca è già sapida), aglio per chi vuole e parmigiano.

Le foglioline si possono utilizzare nelle insalate, i gambi sono perfetti per le zuppe, oltretutto è ricca di mucillagine per cui aiuta anche ad addensare. La portulaca va benissimo per essere spadellata ma anche in agrodolce, come accompagnamenti,  oppure come ingrediente principale di una frittata. Le parti verdi della pianta si possono far essiccare, così da poter essere conservate e consumate durante l’inverno!

 
Le ricette le trovate ovunque in rete.

Un bellissimo Festival del Recupero 2024

Con il cuore pieno di gratitudine e soddisfazione, vogliamo ringraziare tutt* coloro che hanno reso questa edizione del Festival del Recupero un evento straordinario!

Un’edizione in crescita che ha contato più di 2500 accessi dal venerdì alla domenica, popolando il borgo di Pianetto di Galeata di appassionati e curiosi. Dalle Cene del Recupero sold out, al successo del Festival del Recupero KIDS che è stato amatissimo dai bambini che hanno partecipato alle molteplici attività. Il mercato degli artigiani ha poi animato la via principale di Pianetto offrendo ai visitatori eccellenti prodotti enogastronomici – e non – da tutta Italia, così come i vignaioli all’interno del chiostro che hanno raccontato e proposto in degustazione i loro vini. Da sottolineare anche il successo dei gelatieri che ci hanno deliziato con i loro gelati creativi e deliziosi! E non dimentichiamoci del consueto appuntamento con il BBQ del sabato sera e il pranzo della domenica con gli chef nel chiostro: anche quest’anno una bomba!

Un grazie speciale va quindi ai soc* della nostra Rete: la vostra passione, il vostro impegno e la vostra instancabile energia hanno fatto sì che anche quest’anno il Festival fosse un successo. Senza il vostro prezioso contributo, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile. Siete il motore che alimenta il progetto e ci permette di continuare a promuovere i valori del recupero, della sostenibilità e della consapevolezza! Grazie per aver contribuito a creare un’atmosfera così speciale, professionale e familiare allo stesso tempo.

Un ringraziamento grande al Comune di Galeata per il sostegno e a Romagna Acque per la rinnovata fiducia in Tempi di Recupero. A tutto lo staff de l’Osteria La Campanara per un cuore grande e tanta pazienza! E alle Pro Loco di Pianetto e Galeata per l’immancabile e costante aiuto. Berto’sBRX e Moca per il supporto tecnico che ha agevolato l’operato dei professionisti presenti, e a Bonaventura Maschio per i prodotti forniti. Un grazie anche a Slow Food ItaliaCheftoChef Emilia Romagna CuochiBorgo Indie e alla Regione Emilia-Romagna. E grazie a tutti e tutte le volontarie che ci hanno supportato nell’organizzazione e durante il Festival!

Un ringraziamento di cuore va anche a tutti coloro che hanno visitato Pianetto durante questi giorni intensi e festosi. Grazie per aver partecipato alle nostre attività, aver apprezzato le prelibatezze enogastronomiche che il abbiamo offerto. Le vostre presenze, i sorrisi e il calore che ci avete donato hanno reso il Festival un momento di vera condivisione e comunità. È stato bellissimo vedere il paese animarsi, riempirsi di curiosi e appassionati, e i tavoli delle degustazioni affollati di persone!
 
Non vediamo l’ora di rivedervi alla prossima edizione per continuare insieme questo viaggio!

Come riutilizzare efficacemente i fondi di caffè

Il caffè è la bevanda irrinunciabile per molti di noi italiani. C’è chi lo beve sin dal mattino per mantenersi sveglio e attivo durante tutta la giornata, chi se lo concede un paio di volte al giorno, e chi quasi mai e chi esagera. Chi “dopo le 17 niente caffè altrimenti non dormo” e chi se ne tracanna una tazzina dopo cena senza alcuna remora. Chi beve l’americano, il filtrato, l’espresso, il macchiato o il cappuccino o gli specialties. Ognuno di noi ha un rapporto differente con questa bevanda che volente o nolente fa parte della nostra quotidianità,  anche se in realtà arriva da molto lontano.
Diventa quindi importante fare una riflessione in più e cercare di scegliere un prodotto in maniera consapevole, ad esempio che provenga da colture sostenibili e che sia attento al lavoro degno. Ma come? Possiamo fidarci di (piccole) torrefazioni di fiducia e serieteà ricvonosciuto o affidarci alle certificazioni – come ad esempio Fairtrade – che ci guidino nella scelta.

Ora che siamo sicuri di quello che abbiamo acquistato, ogni qualvolta che prepariamo un caffè, produciamo “i fondi”, cioè una materia convenzionalmente considerata di poco valore. Tuttavia i fondi di caffè sono ancora estremamente versatili e utili, ed hanno una ampia gamma di utilizzi che forse ancora non conoscete.

In Giardino

– Concime
I fondi di caffè contengono moltissimi minerali – ferro, magnesio, azoto e potassio potassio – che sono ottimi per fertilizzare piante acidofile, come ad esempio le azalee, rose, camelie e rododendri. Potete mescolare i fondi a dell’aqua, lasciarla in infusione ed utilizzarla per annaffiare, oppure spargene un poco sul terreno (occhio però alle muffe), oppure, prima di piantare i fiori, spargetene un paio insieme alla terra e vedrete come cresceranno rigogliosi!

– Per proteggere le piante
Fate seccare i fondi e mescolateli ai semi prima di piantarli oppure spargeteli direttamente nei vasi. Vi aiuteranno a tenere lontani insetti e lumache. 

In Casa

– Pulizia
Strofinate il fondo delle pentole o delle griglie incrostate di grasso con i fondi di caffè, aiutandovi con una spugnetta. In questo modo lo sporco verrà rimosso facilmente e spariranno odori fastidiosi.

– Contro i cattivi odori
Seccate i fondi di caffè e metteteli in una ciotola o un sacchettino di tessuto ben chiuso. In questo modo saranno in grado di eliminare cattivi odori e profumare diversi ambienti come la scarpiera, il frigorifero o anche l’auto!
Avete tagliato dell’aglio o trattato del pesce? Continuate a lavarvi le mani, ma le dita non perdono il cattivo odore? No problem: strofinatevi le mani con il fondo di caffè e poi risciacquatele, risultato assicurato.

– Fai da te
Unite i fondi di caffè con dell’acqua, munitevi di pennello o spazzolino e dipingete i graffi su vecchi mobili in legno scuro. 

Bellezza e Benessere

– Maschera per viso
Mescolate i fondi di caffè essiccati con un cucchiaino di olio di cocco e applicate il composto sul viso per 10 minuti; risciacquate con acqua tiepida.

– Capelli
Ecco l’occorrente per preparare un impacco per i vostri capelli castani o neri:
– due cucchiai di fondi di caffè essiccati
– tre cucchiai di olio, ad esempio di jojoba o di semi di lino
Miscelate gli ingredienti e applicate il composto sui capelli, lasciandolo in posa per mezz’ora prima di sciacquare e lavare la capigliatura. Il processo servirà a rinforzarli e a ravvivare il colore naturale!