Per essere sostenibili, consapevoli e attenti al recupero, tutto parte dalla spesa.
È importante acquistare prodotti buoni per noi e magari per il pianeta. Sapere come sono stati coltivati gli ortaggi che mangiamo, come sono stati allevati gli animali e, nel caso di alimenti trasformati, come sono stati prodotti e conservati ci rende consapevoli di cosa facciamo entrare in casa e nella pancia. Quindi, la prima cosa da fare è pianificare l’approvvigionamento, scegliendo con cura negozi, mercati o gruppi d’acquisto che siano in linea con i nostri valori.
Perché è così importante?
Perché per poter mangiare “tutto” è necessario, sì, proprio necessario, che il cibo che portiamo in cucina sia stato prodotto con rispetto e amore per le persone e l’ambiente. Può sembrare un discorso un po’ “catechistico”, ma è un punto fondamentale che dobbiamo tenere a mente: pensa che molti agricoltori usano metodi differenti di coltivazione: uno per i prodotti destinati alla vendita e uno per l’uso domestico! Quindi, per mangiare bene, dobbiamo stare lontani da fertilizzanti chimici, diserbanti, antifungini, conservanti, antibiotici e ormoni. Questo dovrebbe valere sempre, certo, ma ancora di più se vogliamo utilizzare ogni parte degli alimenti che acquistiamo, come bucce e foglie, visto che li vogliamo inserire nella nostra alimentazione
Come fare?
Con curiosità attiva: parlando, chiedendo ed informandoci. E’ un processo che ci porterà incontri ed esperienze ricche, interessanti e spesso divertenti. I tempi potrebbero essere lunghi, ma una volta determinata la base per le nostre scelte di acquisto, il lavoro più grande è fatto, e nuovi input arriveranno in maniera organica. Anche nelle grandi città, in cui ovviamente non ci possono essere produttori vicini, in realtà ci sono diversi gas, associazioni, iniziative e mercati interessanti. Cambierai un po’ le tue abitudini di spesa, ma ci guadagnerai in nuove esperienze e nuovi sapori.
L’ideale è comprare poche cose alla volta, giusto il necessario. Fortunatamente oggi non abbiamo bisogno di fare scorte per cui, compatibilmente con i nostri impegni, è meglio limitare gli acquisti, avere il frigorifero sgombro e la dispensa piena solo delle nostre conserve o fermentati. Gli alimenti hanno un decadimento naturale che comincia dal momento in cui stacchiamo l’ortaggio dalla pianta. Quando cuociamo un piatto la maggior parte delle vitamine e degli antiossidanti sono “cotti”: dal punto di vista del gusto, zuppe, stracotti e stufati danno il meglio di sé dopo un giorno, ma dal punto di vista nutrizionale ci perdiamo un’occasione.
Se non sai da dove partire, guarda il nostro sito, che è una fucina di professionisti virtuosi. Guarda se ci sono produttori vicini a te o che frequentano mercati della tua zona, vai a trovarli. Contatta anche gli altri professionisti della rete, come ristoratori e i gelatieri, vai a trovarli, avranno certamente produttori di fiducia da consigliarti (e preparazioni gustose da proporti). E poi chiedi alle persone che conosci, spulcia in rete, vai nei mercati, vedrai che è più semplice di quello che pensi!