L’acqua potabile è un bene che in Italia è diffuso in tutta la penisola, salvo in alcune particolari e rare situazioni. La utilizziamo a casa, in ufficio, al bar, al ristorante e nei parche dalle fontanelle. Questo perché l’Italia è effettivamente uno dei paesi europei che ne ha maggiore disponibilità, grazie soprattutto alle Alpi. Il punto, tuttavia, non è tanto la quantità, ma bensì come viene gestita. Ed è grazie alla maggiore attenzione nei confronti della salvaguardia dell’ambiente, che è aumentata la consapevolezza del valore dell’acqua e di come si possano ridurre o evitare gli sprechi.

Quanta acqua viene dispersa prima di giungere agli utenti?

Lo spreco di acqua potabile, esattamente come accade con il cibo, avviene sia prima di arrivare all’utente consumatore, che a casa dello stesso. Secondo i dati, su 8,2 miliardi di metri cubi di acqua che circolano nella rete idrica annualmente, ne vengono utilizzati solamente 4,7 miliardi. I restanti 3,5 miliardi, cioè il 42% del totale, vengono dispersi a causa delle pessime condizioni dell’infrastruttura idrica. Poco meno della metà non arriva neanche a destinazione! Ciò accade a causa di tubi rotti o vecchi. Questi 3,5 miliardi di litri dispersi, si possono suddividere il 156 litri al giorno per abitante. Se si stima che in Italia il consumo pro capite giornaliero – valore nazionale – è di 215 litri, le perdite potrebbero coprire il fabbisogno idrico di circa 44 milioni di persone all’anno.
Su questo aspetto, nel nostro privato, ci viene più difficile intervenire, se non segnalando tempestivamente eventuali perdite. Ciò su cui possiamo fare la differenza è l’uso quotidiano dell’acqua e per rendersi conto di quanta acqua utilizziamo, non dobbiamo far altro che riflettere sulle nostre azioni quotidiane.

 
Quanta acqua consumiamo durante la nostra giornata tipo?

Gli italiani utilizzano 153 metri cubi annui di acqua potabile per abitante, secondi solo alla Grecia – con 157. La maggior parte degli stati – 20 su 27 – prelevano tra i 45 e i 90 metri cubi di acqua dolce per persona. Come scritto nel paragrafo precedente, in Italia una persona consuma in media 215 l di acqua potabile al giorno. Ci appare un numero molto alto, ma si ridimensiona nel momento in cui si quantificano le azioni quotidiane. Farsi il bagno è sconsigliato, in quanto una vasca contiene dai 100 ai 160 litri di acqua, mentre per fare una doccia di 5 minuti si consumano tra i 75 e i 90 litri, mentre per una di 3 minuti tra i 35 e i 50. Se ci si scorda di chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, ecco altri 20 litri circa che in pochi minuti vengono sprecati. Ogni volta che andiamo in bagno e tiriamo lo sciacquone utilizziamo dagli 8 ai 16 litri d’acqua.

Sono numeri impressionanti, ma con qualche piccolo accorgimento possiamo ridimensionarli. È chiaro che non stiamo dicendo di non lavarsi o di non andare in bagno, ma di cercare di farlo facendo attenzione ad ogni azione, al fine di ottimizzare l’uso di una risorsa tanto fondamentale per l’uomo.

Per chi desiderasse approfondire il tema, qui trova il report completo dell’Istat.