Vi presentiamo oggi il nuovo arrivato nella famiglia di TdR: il Vignaiolo del Recupero! Siamo molto emozionati che la nostra rete del recupero si stia ampliando e, ora, possa accogliere anche un personaggio così importante e caratterizzante nel mondo enogastronomico. Tempi di Recupero ha sempre lavorato con i vignaioli, coinvolgendoli negli eventi svolti durante gli anni, ed ora finalmente vogliamo includerli ancora di più nel nostro mondo!

 

Chi sono i vignaioli?

 
 

 

 
Come riconoscere i vignaioli:
  • conosce il territorio, il sole, il vento e la pioggia
  • abbina e bilancia strumenti e tecniche del passato e del presente
  • lavora in simbiosi con la natura, escludendo gli apporti chimici
  • sa di dover fare molto affidamento all’istinto e alla sperimentazione
  • è paziente: per far un buon prodotto ci vuole tempo e tentativi!
  • conosce a menadito ogni singolo terreno e cura ogni vite che coltiva
  • probabilmente cura e conosce ogni singolo acino!


Pensiamo al vignaiolo del recupero come custode di tradizioni, della terra e del territorio, nonché come protagonista di un racconto che è storia, memorie di luoghi e di persone. E’ un mestiere che non necessita solamente di conoscenze tecniche, ma soprattutto di cultura. Essa è fondamentale per approcciare il terroir e per capire come lavorare armoniosamente con clima e natura. Il vignaiolo racconta la sua storia, quella del territorio e delle viti che coltiva. Se il vignaiolo è uno scrittore, il vino è il suo libro.
Egli, inoltre, cura i vitigni e fa nascere il suo vino senza l’ausilio della chimica riducendo il suo impatto sull’ambiente circostante. In fondo è la natura stessa che ha sempre dettato i ritmi in maniera impeccabile, per cui il vignaiolo si affida ad essa in tutto e per tutto.

 
Il Vignaiolo recuperatore

Il vignaiolo prima ancora di poter essere sostenibile tramite un approccio circolare, recupera luoghi, usi, costumi e natura. Recupera anche il paesaggio, dando forma al panorama, custodisce la natura, ma mantenendo un occhio di riguardo nei suoi confronti. Colline e pendii dimenticati ed incolti ritrovano vivacità e bellezza, vitigni autoctoni rinascono nel loro habitat e i vini raggiungono le più disparate tavole raccontando la storia più vera di tutte: quella della sua terra.