Prima ancora di parlare di trasporto va analizzato in modo sistemico il modello che governa il mondo dei trasporti: la logistica.
E’ l’insieme delle attività organizzative, gestionali e strategiche che governano nell’azienda i flussi di materiali e delle relative informazioni dalle origini presso i fornitori fino alla consegna dei prodotti finiti ai clienti e al servizio post-vendita.
Significa che prima ancora di “caricare il camion” per avviare la catena del trasporto, sia essa lunga o corta, si deve ben analizzare come il prodotto potrà essere reso disponibile al consumo, utilizzando metodologie di progettazione come l’ecodesign o design sistemico e definendo dall’inizio parametri con cui misurare le sue performance ambientali.
Mentre risulta assai complesso misurare la sostenibilità del cibo, è senza dubbio più semplice calcolare la distanza che percorre un prodotto e il suo impatto, per esempio in termini di CO2 per kg di merce/km.
Il tasso di autosufficienza alimentare di una provincia media non supera allo stato attuale il 20% per cui dovremmo ripensare il sistema alimentare per ricostruirne uno più resiliente e sostenibile, che veda proprio nella logistica di prossimità il suo maggior valore, garantendo la freschezza del cibo stesso.
Un sistema che sia basato sui reali fabbisogni nutrizionali e il ruolo del cibo nella prevenzione della salute pubblica. Le indicazioni dietologiche “convenzionali” hanno dato troppo valore alla proteina animale.
Il modello che governa oggi il sistema alimentare, basato sull’efficienza economica per pochi e sullo spreco di tanti, è pieno di paradossi e contraddizioni. Tutti pensiamo che l’acqua in bottiglia di vetro sia più ecologica di quella in plastica, ma in pochi bevono “‘acqua del sindaco” in borraccia riutilizzabile, senza dubbio la più sostenibile. Questo per dire che il mercato offre di tutto, ma e nella consapevolezza dell’uomo, solo li, che si trova la risposta migliore.
Per altro non dimentichiamo che inquinare costa e promuovere una logistica sostenibile, di prossimità, significa tutelare l’ambiente e la salute pubblica, nostra e delle generazioni future. Una logistica inefficiente arreca danni a tutto e a tutti per la congestione e ‘inquinamento, generatore di una quota significativa delle emissioni che uccidono oltre 50 000 persone all’anno in Europa, ed è fortemente influenzata dalla cattiva organizzazione del trasporto merci o per meglio dire della logistica del cibo.
CONSIGLI CONSAPEVOLI
Possibili soluzioni: abbinare al codice a barre di ogni confezione il luogo di produzione, una tabella con i km percorsi per arrivare al punto vendita e riportarli sullo scontrino. Inserire elementi relativi all’impatto di un prodotto in termini di CO2, per kg di merce km. Si potrebbero permettere al cliente di optare per la scelta meno impattante.
maurizio mariani, direttore di Eating City ha fondato e presieduto Risteco, ricercatore e consulente di logistica del cibo
