Come accade durante le festività, l’abitudine di mettere mano ai fornelli e di rispolverare le ricette tradizionali di famiglia, non manca. Anche se abbiamo trascorso una Pasqua più contenuta e probabilmente più morigerata, siamo sicuri che molti di noi non abbiano perso la voglia di cucinare un lauto pranzo. È chiaro che dovremmo tentare di alzarci da tavola con meno avanzi possibile, ma ogni tanto le circostanze lo rendono più difficile di altre. E avere degli avanzi non è sempre un male, soprattutto se li si consuma in seguito, magari sotto forma di nuovo piatto per goderseli ancora di più!

I dolci che hanno coronato la maggior parte delle nostre tavole sono stati probabilmente la colomba – noi abbiamo provato quella di Ciacco Lab ed è pazzesca! – e le uova di cioccolato, soprattutto con i bimbi. Premettendo che il cioccolato si conserva a lungo, soprattutto se avvolto ed in un contenitore ermetico, le possibilità di riutilizzo sono pressoché infinite. Se si è molto golosi, fondendolo con panna fresca e latte, si può ottenere una ganache perfetta per guarnire torte.

Come recuperare la colomba avanzata?

Se non ci vogliamo far mancare nulla in fatto di dessert, la colomba potrebbe diventare la base per una simpatica versione pasquale del tiramisù. Se, invece, dopo i dolci pasquali non ne volessimo preparare altri, come si potrebbe utilizzare la colomba che magari non abbiamo voglia di consumare cosi com’è? Possiamo tagliarla a fette e tostarla in padella al fine di ottenere una sorta di pan brioche tostato, perfetto per colazione. E con le briciole che facciamo? Realizziamo un crumble per guarnire un’insalata di frutta o lo yogurt a colazione! Chi, invece, è alla ricerca di un recupero originale, non deve far altro che tostare le fette di colomba e spalmarle con il paté di fegatini: sarà un’esplosione di sapori!

E cosa fare con la carne?

Tradizione vuole che sulle tavole pasquali non manchi la carne cotta al forno con contorno di patate o carciofi, arrostita sulla griglia con il rosmarino o allo spiedo con il mirto o cotta in umido con la salsa di pomodoro o con un sugo piccante. Da una regione all’altra si incontrano numerosissime varianti di quella che è una preparazione caratteristica della Pasqua, ma che cosa inventarsi il giorno successivo per creare un nuovo piatto con gli avanzi? Si possono realizzare delle saporite polpette con le carni miste arrostite, da accompagnare, ad esempio, con una salsa allo yogurt, limone ed erba cipollina, e, volendo, una piadina o una soffice pita greca. Le carni cotte in umido immerse nella salsa possono essere sfilacciate e, unite al sugo, possono dar vita ad un ragù del recupero con cui condire la pasta.

 
Noi vi abbiamo dato alcuni suggerimenti e ci piacerebbe scoprire quali sono le vostre ricette del giorno dopo preferite!