Tempi di Recupero è ufficialmente uscito dal guscio. Il 22 gennaio c’è stata la prima di un ciclo di cene a Fico Eataly World. È una tappa importante, perché presentazioni del libro di Carlo Catani con cene in giro per l’Italia ne abbiamo fatte molte, ma questa volta no.
Questa volta centrano solo le cene, come è fisiologico per il progetto.
Questa volta siamo in collaborazione con Slow Food Emilia Romagna, con il progetto Food For Change e con la Fondazione Fico. Con questi attori abbiamo costruito un progetto organico, in cui ognuno ha aggiunto un pezzo per creare serate uniche.
Funziona così, ciascuna cena è ospitata da alcuni fra i più grandi protagonisti di Fico Eataly World, a quattro mani con chef, osti o azdore (le sapienti governanti della casa). Ovvero lo chef ospite propone tre piatti e lo chef ospitante ne prepara uno, in tutto quattro portate, con una selezione di vini in abbinamento.
La cena del 22 gennaio si è svolta da Pasta Bologna, il progetto di Alberto Bettini, alias Amerigo 1934, per Fico. Protagonista della serata era lo chef pluripremiato Massimo Spigaroli, dell’Antica Corte Pallavicina, di Polesine Parmense. Il vino di Villa Papiano di Modigliana, dei fratelli Bordini.
Chi conosce i protagonisti ha già capito che la serata è stata interessante, lo scrivo senza remore perché parlo di grandi interpreti dell’enogastronomia emiliano romagnola. Massimo Spigaroli ci ha raccontato la storia di piatti che ci ha proposto, che sono ora presenti nel menù del suo ristorante, insieme alla storia delle materie prime, un bel viaggio nel gusto e nella cultura gastronomica di un territorio definito.
Il menù
- L’uovo a guscio bianco poché, germogli di rapa su purea di topinambur selvatico (Massimo Spigaroli)
- Gli gnocchi aperti con un soffritto di piccole rigaglie e verza (Massimo Spigaroli)
- Il suinetto nero di Parma con la sua cotenna croccante, dadi di mortadella Bologna e zucca castagna (Massimo Spigaroli)
- Zuppa di cioccolato e marasca (Alberto Bettini)
I vini
- Terra, Albana 2017, in anfora georgiana, Villa Papiano
Papesse di Papiano, Sangiovese di Romagna 2017, Villa Papiano
Per chi non avesse molto appetito è disponibile la doggy bag per il giorno dopo. Recupero del recupero!