Il packaging alimentare – e non – in eccesso è un fenomeno globale ed enorme. Basti pensare a quanta carta, plastica o alluminio gettiamo nella differenziata ogni settimana. Eppure ci sembra di fare attenzione alle nostre scelte, ad evitare sprechi, ma i rifiuti sono sempre troppi. Spesso, purtroppo, si è costretti, o quasi, a comprare alimenti con un packaging eccessivo per il semplice fatto che ci sono poche alternative. Aggiungiamo inoltre l’incremento smisurato dell’e-commerce e la conseguente mole di rifiuti che ci troviamo in casa anche dopo aver ricevuto un leggero, piccolo libro. Fortunatamente, a livello globale, sono in atto ricerche e alternative sperimentali per trovare soluzioni sostenibili. Designer e biologi lavorano insieme a studi innovativi di biodesign, per sperimentare packaging alternativi e sostenibili che utilizzano batteri e microorganismi capaci di sostituire i materiali derivati dal petrolio. Stiamo parlando dei sacchetti biodegradabili, ma anche di studi di questo tipo: guarda questo prototipo di packaging edibile!

In molti casi, il packaging, è un elemento non strettamente necessario ed eccessivo agli occhi anche solamente considerandolo dal punto di vista del buon senso. Infatti, nel 2018, il sondaggio European Consumer Packaging Perceptions, che ha coinvolto  7mila consumatori di sette paesi europei, ha mostrato che circa il 75% degli italiani tra i 50 e 60 anni desidererebbe che le confezioni dei prodotti fossero più ecosostenibili. L’89% preferisce il cartone alla plastica. I millennials invece dimostrano la seguente attitudine: il 55% dichiara di aver cambiato brand per evitare l’uso eccessivo di packaging. I tre quarti degli italiani dichiara che le proprie decisioni d’acquisto sono influenzate, se non determinate, dagli imballaggi e dalle confezioni dei prodotti. Il consumo di packaging è enorme a livello globale, ma qualcosa si sta muovendo, anche all’occhio dei consumatori e alla loro attitudine alla sostenibilità.

Saranno i grandi cambiamenti globali a trasformare il mondo del packaging, ma non dimentichiamoci che saranno influenzati direttamente e fortemente dalle abitudini che decidiamo di tenere nel nostro piccolo. Ecco perché qui vi consigliamo alcuni piccoli espedienti fai da te per utilizzare un packaging sostenibile in cucina e per recuperare tessuti e stoffe destinate al bidone dell’immondizia. 

Panno in cera d’api

Ecco un semplice tutorial per realizzare un panno in cera d’api.
Cosa ti serve

  • Cera d’api
  • Panno di cotone 100%
  • Ferro da stiro
  • Carta forno

Cosa devi fare

  1. Stendi il panno di cotone sul tavolo da lavoro
  2. Sminuzza la cera d’api fino a ridurla in piccoli pezzettini
  3. Stendi il panno sopra un foglio di carta forno, ricoprilo di cera e coprilo con un altro foglio di carta forno
  4. Utilizza il ferro da stiro sopra la carta forno per far fondere completamente la cera
  5. Quando il panno ne sarà ben imbevuto, estrailo e sventolalo per una trentina di secondi fino a raffreddarlo

Ecco qui un video tutorial per realizzare il tuo panno in cera d’api

Come si usa?
Per avvolgere gli alimenti
Per avvolgere piatti con avanzi di cibo o bicchieri con conserve, succhi e latte
Fai raffreddare gli alimenti prima di porli a contatto, così da non sciogliere la cera

Come si lava?
A mano con acqua fredda ed una goccia di sapone neutro e si asciuga all’aria. Ricorda di non utilizzare l’acqua calda perché questa potrebbe sciogliere la cera e ridurne l’efficacia.

Quanto durano i panni?
Potrebbe durare fino a 12 mesi, successivamente si può ripassare sotto il ferro da stiro, sempre tra due fogli di carta forno, per prolungarne l’utilizzo.

Riutilizzare tessuti per realizzare il tuo scottex sostenibile

Se ami cucire, ecco qui un ottimo modo per riutilizzare del tessuto per realizzare uno scottex lavabile e riutilizzabile.

Ecco i passaggi ben spiegati qui e un essenziale video tutorial.


Credits foto: https://belleandivy.com/reusable-paper-towel-tutorial/