Secondo me un piatto deve essere buono, profumato e piacevole, sia per sapore che per consistenza. Deve inoltre essere semplice, godibile e non mettere in difficoltà chi lo mangia. Il rispetto degli ingredienti nella loro bellezza, senza sofisticazioni è alla base della nostra cucina.

Ingredienti

Tempo di lavorazione:  20 minuti (+ marinatura cipolle)

  • Pane raffermo tagliato a pezzetti grossolani
  • Aceto di vino bianco
  • Tosone a cubetti
  • Scarti di lingua di manzo
  • Erbe aromatiche come menta, timo, pimpinella, maggiorana
  • Pomodorini ciliegini
  • Cipolla rossa
  • Olio
  • Sale

In una ciotola versate una parte di acqua e due di aceto. Immergetevi un po’ alla volta il pane, strizzatelo bene e ponetelo in una ciotola capiente.

Tagliate a cubetti le parti che avete scartato dalla cottura della carne dei bolliti come ad esempio la parte meno compatta della lingua di manzo o gli sfilacci di pollo e le parti di carne che rimangono quando filtrate il brodo. Unitele al pane.

Su un tagliere tagliate i pomodorini in quattro senza privarli di semi e pelle e facendo attenzione a raccogliere l’eventuale liquido che rimane sul tagliere in modo da aggiungerlo alla panzanella.

Nella ciotola in cui avete inumidito il pane, immergete in aceto le cipolle private della pelle e tagliate a fette sottili lasciandole marinare per una notte intera (se amate la cipolla cruda, potete aggiungerla alla panzanella anche dopo pochi minuti di immersione. Più la cipolla resta immersa nel liquido, più sembrerà cotta).

Aggiungete tutti gli altri ingredienti rimasti e aggiustate di sale. A me piace una spiccata acidità perciò aggiungo sempre un po’ di aceto prima di servire. Come tutti i piatti di recupero, la panzanella diventa più buona se mangiata il giorno successivo a quello in cui viene preparata.