Rasoterra Bistrot Vegetarià, abbiamo cominciato con loro la nuova stagione dei Tempi di Recupero all’Osteria della Sghisa.
Un inizio col botto per tanti motivi. Innanzi tutto Chiara e Daniele (Chiara Bombardi e Daniele Rossi), soci fondatori del Rasoterra, sono cari amici e sono romagnoli (di Forlì). Hanno fatto crescere questo loro progetto, fra gli altri, con la cura che si dedica alla crescita di un figlio, che poi Chiara un figlio ce l’ha davvero, il mitico Nico. Un altro motivo è che il Rasoterra ha vinto il premio come miglior ristorante vegetariano di Barcellona e di Spagna per il 2018, ed averli con noi è stato un onore.
Poi è stato speciale perché la serata è stata pensata in collaborazione con gli amici del Postrivoro, con cui il Rasoterra ha costruito un fine settimana emozionante. Motivo fondamentale, quello vero, per cui la serata non si sarebbe potuta realizzare, le chef, Queralt Carpintero e Nicole Brancasi, sono due giovani donne strepitose, creative, determinate, entusiaste, e umili (che non guasta mai).
Per tre giorni hanno cucinato meraviglie e ci hanno stupito con piatti buoni, pensati e mai banali. Ma non è finita, la serata non sarebbe stata la stessa senza tutti gli amici che hanno partecipato, eravamo tantissimi, ma ne elenco solo due fra tutti, Saura Vignoli, che ci ha supportato con le bellissime ceramiche del laboratorio Vignoli, e Joan Crous che ci ha portato alcune creazioni in vetro di Eta Beta cooperativa sociale, diversamente professionali.
Ma negli ingredienti per la riuscita della serata c’era la squadra di Tempi di Recupero al completo (o quasi): Carlo Catani, Laura Demerciari, l’editore Marco Ghezzi per Quinto Quarto, la curatrice del libro Elisa Azzimondi, la segretaria di produzione Stefania Federico, e, immancabile in sala, il fumettista Andrea Zoli. Un elenco lunghissimo per decretare una serata strepitosa. E attenzione perchè “tutto bolle” come dice Catta (Carlo Catani).
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