Oggi si celebra il World Wildlife Day – “Giornata mondiale della natura selvatica” –, istituita dalle Nazioni Unite per focalizzare l’attenzione di tutti i Paesi del mondo sulla tutela degli ecosistemi e della biodiversità. Il tema di quest’anno è Forests and Livelihoods: Sustaining People and Planet – “Foreste e Mezzi di Sussistenza: Sostenere le Persone e il Pianeta” -, al fine di sottolineare l’importanza delle foreste per mantenere l’equilibrio del pianeta.
Biodiversità
Una delle strategie più efficaci per regolarlo, è la salvaguardia della biodiversità che caratterizza, valorizza e connette ogni elemento dell’ecosistema forestale e non solo. Per la rete di Tempi di Recupero è un tema fondante. La biodiversità è come il complesso meccanismo di un orologio, composto da grandi e piccoli ingranaggi che si muovono armoniosamente. Far sì che non si perda o rompa alcun componente, è fondamentale per il funzionamento.
Tra i 200 e i 350 milioni di persone vivono all’interno di aree boschive o negli immediati dintorni. Le foreste sono quindi l’ecosistema sul quale fanno affidamento per soddisfare le loro necessità più basiche come il cibo, l’acqua, il riparo, le medicine e l’energia.

Un esempio vicino: il foraging
Il foraging, cioè “l’andar per campi e boschi alla ricerca di erbe spontanee”, è un’attività che avvicina alla natura, ai suoi ritmi e alla sua bellezza. Oltre che ad offrirci una grande varietà di frutti che oggi consideriamo originali. È un tema molto ampio a cui dedicheremo un approfondimento e che, a ben guardare, fa già parte del nostro quotidiano. Ad esempio, con l’avvicinarsi della primavera troviamo ortiche ovunque, che sono perfette in cucina, il tarassaco, detto anche Dente di Leone, ottimo sia cotto che crudo, è caratterizzato dai noti fiori gialli che spesso spuntano tra le margherite, o la borragine che ormai troviamo anche al mercato, perfetta per i ravioli di magro e i pansotti genovesi. Una ulteriore conferma della generosità della natura e della necessità di preservarla.
L’ecosistema forestale ha un alto valore e offre risorse fondamentali che, se gestite in maniera responsabile, possono avvicinarci alla scoperta, innamoramento e, ovviamente alla loro tutela.
In più consideriamo che vi è una fortissima la connessione fra le foreste e le popolazioni indigene che non solo offrono loro di che sopravvivere, ma fanno strutturalmente parte della loro identità culturale e spirituale. Si calcola che circa il 28% delle superfici emerse del pianeta, tra le quali alcune delle foreste più ecologicamente intatte, siano preservate da popolazioni indigene.

Il focus
Si può quindi intendere come la connessione e la simbiosi fra le foreste e le persone sia profonda. Questo equilibrio è sempre più precario e minacciato da cause multiple come il cambiamento climatico, l’industria del legname, la perdita di biodiversità e gli impatti sociali ed economici della pandemia di COVID-19. Questa giornata si pone come obiettivo la discussione di modelli per gestire al meglio la tutela delle foreste, della biodiversità della flora e dalla fauna, e delle popolazioni che vivono in simbiosi con esse. Cominciamo noi stessi ad avvicinarci alla natura, riscoprendone i ritmi e la bellezza, imparando a rispettarla e a coglierne i sui doni.